La ghirada: che cos’è e perché la indichiamo nella nostra bottiglia

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Recentemente alcune delle cantine di Mamoiada, Mussennore compresa, hanno iniziato a riportare nelle bottiglie il termine ghirada. Sai cosa significa? Te ne parliamo in questo articolo.
Il concetto di ghirada in mamoiadino è molto vicino a quello di cru, ovvero una zona delimitata, produttrice esclusiva di un determinato tipo di vino. La ghirada è l’appezzamento di terreno da cui provengono le uve che vengono raccolte e vinificate separatamente dalle altre e con cui si ottiene un vino. Nel caso della cantina Mussennore, la ghirada coincide con la vigna.
Sas ghiradas sono vigne e terreni ben identificabili, diversi tra loro per composizione del suolo, altitudine ed esposizione solare, tutte caratteristiche peculiari di ciascuna ghirada che danno al vino un’impronta particolare, che si ottiene solo con le uve di quella ghirada. La ghirada Palagorrai sulle bottiglie di Mussennore

I nomi delle ghiradas di Mamoiada

Quasi sempre a Mamoiada il nome delle ghiradas richiama quello del terreno, della località oppure del loro proprietario, e si tratta di nomi che vengono trasmessi di generazione in generazione e che diventano parte della storia e del sapere collettivo. Nel nostro caso, Palagorrai è il nome della località dove si trova il nostro vigneto e dà il nome anche alla ghirada.
La nostra ghirada si trova a circa 620 metri sopra il livello del mare, è esposta a est ed è stata impiantata nel 1976. È un vigneto di sole uve Cannonau, in un terreno sabbioso. Palagorrai si trova a meno di 2 km dal paese, si estende per circa un ettaro e mezzo. 10270 mq sono occupati dal vigneto, mentre il resto della superficie ospita una casa colonica costruita da nostro nonno. Di recente abbiamo ristrutturato la casa in modo da poterla usare per accogliere ospiti, visitatori e visitatrici per degustazioni e soggiorni.
Ultimamente siamo in fase “lavori in corso” per la realizzazione di un nuovo impianto di circa un ettaro e mezzo nel terreno Conzimu, una nuova ghirada che non vediamo l’ora di inaugurare.